La cronologia dell'acqua by Lidia Yuknavitch

autore:Lidia Yuknavitch [Yuknavitch, Lidia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788874529582
Google: te0szwEACAAJ
editore: nottetempo
pubblicato: 2022-10-15T09:19:18+00:00

La mia demonologia materna

Alla fine, i libri che più amai alla scuola di specializzazione erano quelli devianti. Il ventre molle della letteratura. Georges Bataille e il Marchese de Sade e Dennis Cooper e William Burroughs. Il che aiuta a capire perché trovai una progenitrice letteraria in Kathy Acker.

Se non avete mai letto i libri di Kathy Acker, non sapete quanto spesso i padri stuprano le figlie. Senza artificio o affettazione. Senza nessuna strategia letteraria per liricizzare o simboleggiare o altrimenti celare. Un padre compare su pagina e stupra la figlia, ed è la figlia a narrarlo, senza ricoprire in alcun modo il ruolo di vittima. Leggerete, pensando madonna santa è terrificante, ma la figlia no. La figlia narrerà lo stupro del padre nei minimi dettagli, per quanto crudi, e la sua narrazione sarà il trampolino di lancio per le avventure radicali di una ragazza bambina o di una donna robot o di una piratessa. Sarà la rabbia a guidarla. La trasgressione scriverà il suo corpo.

Quando altri conoscenti della scuola di specializzazione leggevano i libri di Kathy Acker, restavano scioccati. Inorriditi. In particolare alcune giovani femministe in erba. In effetti, cominciai a troncare delle amicizie femminili in base alla reazione ai suoi libri. Quelle che sorridevano e abbassavano gli occhi in un’intesa furtiva, toccandosi, le tenevo. Quelle che davano di matto, be’, erano imbecilli. Una volta lessi un paragrafo dell’Impero dei non sensi nel mio corso di Teoria di genere e una donna scoppiò a piangere e corse fuori e vomitò. Non scherzo. Fighetta, pensai.

Quando leggevo i libri di Kathy Acker, in particolare i brani dove i padri molestano sessualmente o stuprano o dominano o umiliano o svergognano o violentano le figlie, non facevo che dire sì.

Non mi sentivo scioccata. Non mi sentivo inorridita. Mi sentivo… presente.

Perciò capii subito che quello che stava facendo era decostruire la legge del padre. Il patriarcato e il capitalismo. Più precisamente, gli effetti del patriarcato e del capitalismo sui corpi delle donne e delle ragazze. In realtà, sapete cosa? Mi sono appena spaccata dalle risate, scrivendolo. Se non avete mai letto Blood and Guts in High School, vi aspetta una sorpresa. Ogni anno, quando lo insegno, penso che verrò licenziata.

I libri scritti da donne che affrontano dettagliatamente questi temi si contano sulle dita di una mano; una mano con quattro dita spappolate dalla pistola di William Burroughs.

Ma sotto a tutto ciò, quello che scriveva era anche letterale. Un padre letterale e una figlia letterale e la necessità di nominarlo esplicitamente. Leggevo alcuni brani e mi fermavo e mi guardavo intorno aspettandomi di essere sorpresa da un momento all’altro o di beccarmi un sonoro ceffone. Davvero questa roba si può dire? Si può pubblicare?

In questo senso, i suoi libri mi hanno salvata.

Perciò potrete immaginare che enormità sia stata per me incontrarla e passare del tempo con lei. Feminae a feminae.

Molte molte molte persone l’hanno “conosciuta” meglio di me. Sono amica di molte di loro. Ma non è questa la storia che voglio raccontare. La storia che voglio raccontare è un po’ più ordinaria.

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